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Intervista a Roberto Zomero, artista di Abilityart che dipinge con la bocca.
Ho iniziato a scoprire la mia vena creativa fin da quando frequentavo la scuola per “Motulesi” a Milano all'età di 7 anni. Mi applicavo con entusiasmo, tramite l’insegnamento di una maestra di ceramica, alla ricerca dei colori che poi avrei dovuto trasferire su vasi o piatti.
Una volta raggiunti i 18 anni, ormai finita la scuola, pensavo a come sarebbe stato il mio futuro ed in quel periodo ebbi un incontro con due persone che mi invitarono a dipingere con la bocca e da quel momento è diventata la mia passione principale oltre che la mia professione grazie soprattutto all'associazione.
Si, l’ispirazione mi arriva da tutto ciò che mi circonda, soprattutto dalla natura, con i suoi colori e sfumature che mi lasciano sempre affascinato.
C'è anche tanta curiosità nel vedere opere di artisti noti e meno dai quali si può imparare molto.
Secondo colui che fa dell’arte qualcosa che suscita emozioni in chi la vede o l’ascolta.
Il periodo che va dalla fine ottocento ad inizio novecento, l’impressionismo è la corrente artistica che mi ha sepre attratto maggiormente.
L'arte mi ha arricchito la vita diventando sempre più stimolante sotto vari aspetti. Un periodo che ricordo sempre con grandissima gioia è infatti quello legato alla mia frequentazione dell’Accademia di Brera.
No, e non penso sia giusto. Sarebbe molto meglio rende l'arte alla portata di tutti iniziando dalla giovane età coinvolgendo genitori, scuole ed istituzioni perché solo vedendo e sentendone parlare ne vieni a conoscenza.
Poter capire ed apprezzare i vari concetti legati al mondo dell’arte rende la materia molto più fruibile, e questo è un passaggio fondamentale.
Non è qualcosa che mi interessa particolarmente, ma l'arte digitale potrebbe essere una svolta facilitante per la trasmissione delle opere.
Credo però che anche se comunichi ad un computer dove esattamente vanno messi pennello, colori o matita, la freschezza e l’estemporaneità vengono, a mio giudizio, a mancare.
L'arte per me è un sentimento interiore ed uno stato d’animo che esprimo sulla tela e mi diventa difficile accettare un modo di fare arte così asettico.
La pittura mi impegna molto ma nei momenti liberi mi piace passare il tempo con gli amici accogliendoli a casa mia o andando a visitare assieme qualche borgo nei dintorni.
Altrettanto belle sono le vacanze che ogni tanto riesco ad organizzare, le quali mi consentono spesso di incontrare ed approfondire la conoscenza di altre persone.
In generale mi piace tenere vivi i rapporti, anche in ambito artistico, come per esempio il legame con una mia collega che ha studiato con me a Brera ed un docente conosciuto sempre in accademia.
Ho sempre nel cuore il mio caro amico e artista Tranquillo Fregoni, che purtroppo oggi non c'è più. La mia famiglia invece mi sta accanto ogni giorno ed è importantissima per me.
Forse è stato il momento più bello della mia vita perchè mi si è aperto un mondo nuovo.
Un altro bel ricordo è stato il cambiamento di casa dalla città al paese dove attualmente vivo.
Milano è stata molto importante perché mi ha dato la possibilità di frequentare l’accademia di Brera, ma poi ad Agnadello sono finalmente riuscito ad essere indipendente con l’uso della carozzina a motore, cosa impensabile nel traffico cittadino.
Un altro momento bellissimo è stato quando, arrivato da poco ad Agnadello, mi sono messo a dipingere in estemporanea la piccola chiesa di S. Bernardino ogni giorno nel pomeriggio.
Di li a poco i ragazzini che finivano la scuola accorrevano da me incuriositi e desiderosi di aiutarmi a montare il cavalletto ed a spremere i colori.
Lo trovo importante soprattutto per me visto che ho qualche difficoltà di comunicazione con la parola. L’unico social a cui sono iscritto è Facebook.
Difficile dare consigli, potrei parlare della mia esperienza: provare, giocare con i colori, non perdersi d’animo perché non è così semplice dipingere in modo abbastanza innaturale come con la bocca.
Molti non pensano al fatto che la visione, per via della vicinanza pennello-tela, è sempre un po’ distorta e bisogna impratichissi ed essere tenaci, non bisogna accontentarsi.
Frequentare corsi e confrontarsi con gli altri sono altri due aspetti che per me sono stati molto importanti.
Domande rapide: qual è il tuo colore preferito, il tuo artista preferito, la tua musica preferita ed il tuo film preferito?
Il colore preferito è il giallo in tutte le sue sfumature. Se parliamo di pittura Monet.
In merito alla musica alterno dal melodico al rock e arrivo, più di rado, alla musica classica, a seconda dei miei stati d’animo. Una cosa è certa: mi piace ascoltare musica finche che dipingo.
Film preferito: Quasi amici.
Queste le parole del pittore ed artista Roberto Zomero, se vuoi approfondire il suo talento artistico qui trovi alcune delle sue opere.
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