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Intervista a Simona Atzori, artista di Abilityart che dipinge con il piede.
Sul palco e nei miei dipinti porto me stessa e la mia vita, ma nel mio privato sono anche molto “solitaria”. Mi piace molto stare con me stessa e dedicarmi alla lettura, alla scrittura e a tutto ciò che mi aiuta a guardarmi dentro e a cercare di scoprire parti di me nascoste.
Nel mio caso sia la pittura che la danza sono entrate nella mia vita quando ero molto piccola, e in maniera un po’ “romantica”: mi piace dire che forse non sono stata io a scegliere loro, ma sono loro ad aver scelto me. Fin da bambina sentivo che queste due arti mi permettevano di raccontare il mio mondo e le mie abilità e notavo che le persone smettevano di guardarmi per ciò che mi mancava e iniziavano ad apprezzarmi per ciò che sapevo fare. Così fin da piccola ho capito che quello era lo sguardo che volevo ricevere e la pittura e la danza mi permettevano di sentirmi "giusta così" e capace.
Forse entrambe le cose, però grazie all’associazione dei pittori che dipingono con la bocca e con il piede, quel percorso era già stato creato dal fondatore Erich Stegmann. Io ho scoperto questa opportunità ed è stato per me una grande possibilità per poter intraprendere il percorso di pittrice. Anche l’esempio di tanti artisti di tutto il mondo è stato per me sprono e sostegno per vivere la passione della pittura.
Mentre per la danza è stato diverso, non c’erano ballerine senza le braccia e ho dovuto creare un percorso nuovo. Non è stato facile, ma è stato bello poter scoprire che le cose si possono creare e che quella persona puoi essere anche tu. La cosa che mi rende felice è che io non l’ho fatto per dimostrare nulla, ma per mostrare che ognuno di noi può vivere il suo sogno, anche se la strada non è stata già creata.
Amo molto ascoltare musica e cantare. Mi piace leggere e scrivere le mie emozioni. Sono anche un’appassionata di tutto ciò che è tecnologico e mi diverto molto a montare video. Amo la natura e mi piace molto nuotare.
È stata un’esperienza divertente: un amico che possiede una Ferrari mi ha chiesto se volevo provarla e io ho detto si. Non sono andata molto lontana, anche perché la macchina non aveva le modifiche adatte, però mi sono divertita molto. Mi piace provare cose nuove e questa mi sembrava un’esperienza assolutamente da non farsi mancare.
Si amo molto gli animali e ho una gattina che si chiama Luna e un pappagallo molto biricchino che si chiama Svevo e ogni tanto si diverte a dipingere con me, mordicchiandomi le matite e svolazzando avanti e indietro.
Adoro Caravaggio e il suo modo di creare la drammaticità dei suoi personaggi.
Mi piace molto Georgia O’Keeffe, mi aveva ispirato nei miei studi artistici in Canada per come usava i colori, le linee e le forme per creare delle composizioni figurative molto particolari.
Amo Degas per quella capacità di entrare nel mondo del balletto dalla porta di servizio, di intrufolarsi come a spiare, attraverso la pittura, questo mondo che io amo molto.
Mi piace danzare musica classica ma anche musica di autori più contemporanei, e spesso uso anche colonne sonore di film. La musica deve ispirarmi e se la ascolto e mi vengono in mente dei passi, significa che la devo danzare.
Amo molto parlare in pubblico, relazionarmi con le persone e vedere le loro espressioni è molto bello. Spero sempre che attraverso il racconto della mia vita loro possano trovare dentro di sé degli spunti per vedere le cose anche da altre prospettive.
Non ho sempre amato parlare in pubblico, all’inizio facevo molta fatica e non volevo farlo, pensavo che la mia arte dovesse parlare da sola. Poi mi sono accorta che le persone cercavano di capire i meccanismi e l’esperienza che ho fatto per scoprire la pittura e la danza, e allora ho capito che era importante condividere.
Ci sono sempre tanti sogni dentro di me, ho imparato che è sempre importante avere un sogno. Avendone realizzati tanti mi sono anche resa conto che molti sono arrivati senza che io li immaginassi nemmeno. Allora mi piacerebbe lasciare aperta la porta dei sogni non sognati. Magari la vita ha ancora da sorprendermi e io vorrei riuscire ad accogliere queste sorprese senza focalizzarmi su obbiettivi specifici.
Però un giorno mi vedrei su una veranda di una casetta davanti al mare a dipingere mentre ascolto la musica e canto.
Assolutamente si, deve essere un sognatore per immaginare di mettere su tela colori e forme. Deve sognare emozioni e storie che nella realtà magari non hanno nemmeno senso, ma su tela diventano reali e concrete.
Spesso quando dipingo sono malinconica o triste. Dipingere mi aiuta a collegarmi con la parte profonda di me. Cerco di comunicare me stessa e il mio mondo.
Consiglierei di buttarsi, di sperimentare tanto e di provare tante tecniche e stili. Di andare a vedere tante mostre e città d’arte e di scoprire le vite degli artisti, sia quelli in vita che della storia dell’arte.
Colore preferito: Blu
Artista preferito: Michelangelo
Genere musicale: Musica leggera italiana
Film preferito: Forrest Gump
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